Caffè sospeso

CAFFE SOSPESO: ORIGINI E SIGNIFICATO

24/03/2020 Consigli 

Il caffè sospeso, un’iniziativa nata con un importante scopo solidale, è ormai entrato a far parte della tradizione italiana e si è diffuso anche nel resto del mondo. Quello del caffè è  un piacere e una consuetudine nata proprio in Italia, che diventa anche un gesto altruista.

A cosa si fa riferimento quando si parla del caffè sospeso? Si tratta di un caffè gratis, un gesto frequente nei bar napoletani, che prevede da sempre il “dono” di una tazzina di caffè espresso verso un altro consumatore sconosciuto. Si tratta di un regalo al prossimo, che affascina per la sua eleganza, che da Napoli si è poi via via diffuso in numerosi bar di tutto il panorama mondiale.

Molti non ne conoscono ancora il significato e le origini: continuando la lettura potrai scoprire dove e quando è nata questa idea tutta italiana.

Napoli caffè pagato: un’antica tradizione

La tradizione del caffè sospeso, “o’ suspiso” in dialetto napoletano, nasce a Napoli. La presenza del caffè nella cultura napoletana risale agli inizi del diciannovesimo secolo grazie ai primi caffettieri ambulanti, che giravano per la città urlando alla folla per vendere il caffè o il latte. Essi hanno avuto un ruolo molto importante contribuendo all’affermazione di questa bevanda nella città partenopea.

L’usanza del caffè pagato ha origini molto lontane. La storia racconta che iniziò ad affermarsi in un momento critico per la società italiana, durante la Seconda Guerra Mondiale. Chiunque avesse le disponibilità economiche per pagare il proprio caffè, ne aggiungeva un altro da lasciare per l’appunto “in sospeso”, destinato a coloro che non potevano permetterselo. Secondo la narrativa napoletana, invece, questo gesto solidale nasce dalle dispute al bar tra gli amici al momento del pagamento. Nell’incertezza su chi dovesse realmente pagare gli espressi, si finiva per pagarne uno che non fosse stato consumato e che veniva lasciato in regalo ad uno sconosciuto.

caffè gratis

 

Caffè offerto oggi

Nel 2010 il Caffè Gambrinus, in occasione dei festeggiamenti dei 150 anni di attività, ha ripreso questo gesto di gentilezza riportando alla luce una delle più antiche e importanti tradizioni della cultura napoletana. Ancora oggi, sul bancone del bar, è posizionata una grossa caffettiera dove lasciare gli “scontrini sospesi”. Ben presto questa usanza coesiva e solidale si è diffusa in Italia e nel resto del mondo anche grazie alla “Rete del caffè sospeso”; si tratta di una Onlus che promuove progetti solidali a cui si può dare il proprio sostegno donando un caffè attraverso il web.

Anche i social media hanno contribuito a dare rilievo a questo rito. Sono sempre di più i brand o gli influencer che organizzano delle giornate in cui regalano una tazzina di caffè ai propri follower, invitandoli a fare altrettanto e a condividere il gesto sui social network. La possibilità di donare caffè a chi ne ha più bisogno, è un gesto molto apprezzato dai consumatori, da permettere la creazione di una “Giornata del caffè sospeso” che si celebra ogni anno il 10 dicembre, coinvolgendo associazioni culturali e benefiche. Insomma, è sempre più frequente osservare qualcuno che beve in piena tranquillità la sua tazzina di caffè, recandosi poi alla cassa per pagarne due.

Caffè sospeso: le sue declinazioni

Quello del caffè sospeso è un atto sempre più sentito, che di fatto ha permesso al consolidato format del caffè gratis di abbattere i confini del bar, entrando non solo in numerose pizzerie napoletane, ma anche in alcune catene di librerie famose come la Feltrinelli. Ecco dunque l’affermarsi di nuovi prodotti gratuiti, come i libri sospesi o perfino la pizza sospesa: iniziative che hanno così emulato il caffè gratuito, con l’altruismo e un pizzico di marketing come comuni denominatori. Sempre di più sta scomparendo il timore ad entrare in un bar per domandare la presenza di un caffè gratis: segno che questa iniziativa ha saputo toccare in maniera silenziosa gli animi di tutti.

Caffè pagato


Caffè gratis: dall’Italia al Mondo

Come detto in precedenza, la tradizione del caffè gratuito ha gradualmente compiuto un viaggio dall’Italia verso il resto del mondo, dove numerosi locali stanno iniziando a promuovere questa pratica solidale chiamata “suspended coffee”. L’iniziativa ha dapprima superato i confini italiani giungendo in Stati Europei come Bulgaria, Irlanda, Spagna e Russia, per poi approdare in Canada, Brasile e Argentina, dove il rito si è evoluto in una empanada sospesa, la cosiddetta “empanada pendiente”.

Un’antica usanza, quella del caffè sospeso, partita da Napoli molti anni fa e che in poco tempo ha conquistato il mondo intero, dimostrando il potere di questa bevanda: unire le persone per una buona causa.