Imballaggi intelligenti

Imballaggi intelligenti per il futuro

14/04/2020 Consigli 

La tecnologia, nel corso degli anni, ha semplificato e migliorato la nostra quotidianità, ed è in continua evoluzione, ricoprendo oggi un ruolo importante in tutti gli aspetti della nostra vita, privata e professionale. La digitalizzazione si sta affermando anche nel packaging alimentare ed industriale, con la creazione dei cosiddetti imballaggi funzionali, che stanno conquistando sempre di più la fiducia del mercato e quella dei consumatori, grazie alla capacità di garantire al meglio la tracciabilità dei cibi e una loro ottimale conservazione. Gli imballaggi funzionali rientrano  nella categoria di sistemi di confezionamento in grado di monitore costantemente la variazione e le condizioni di conservazione dei prodotti alimentari e si dividono in tre sottogruppi: imballaggi intelligenti, imballaggi attivi e smart packaging.

In questo senso le novità per il futuro sembrano spostare sempre di più l’attenzione sul contenitore rispetto al contenuto, attraverso packaging capaci di trasmettere informazioni sugli alimenti in tempo reale, senza alterarne proprietà nutritive, forme e colori. Le continue innovazioni di cui sono protagonisti pongono al centro di tutto la salute e il benessere del consumatore. Vediamo nel dettaglio le loro funzioni.


Imballaggi intelligenti: che cosa sono

Gli imballaggi intelligenti sono sistemi di confezionamento che non agiscono direttamente sulla conservazione degli alimenti, ma svolgono un compito molto importante: registrare le loro condizioni, fornendo costantemente informazioni sia durante il trasporto che la distribuzione al consumatore. Questo avviene grazie alla presenza di dispositivi specifici che permettono di restituire continui feedback sullo stato dell’alimento, più specifici e dinamici rispetto alle classiche informazioni riportate sulla confezione, dando modo di intervenire in caso di eventuali problematiche ambientali. Questa tipologia di imballaggi, ai quali si affiancano i cosiddetti imballaggi attivi, si utilizzano per molti prodotti come frutta, verdura, carne e pesce fresco. Le tecnologie utilizzate sono varie come sensori, bluetooth e codici QR. 

packaging attivo


Goglio: confezioni asettiche con codice QR progressivo

Il futuro del confezionamento industriale si basa sull’introduzione, all’interno del processo produttivo, di tecnologie in grado di assicurare una completa tracciabilità dell’alimento, a tutela della filiera alimentare e del consumatore finale, mettendo a disposizione dati che consentano di ricostruire con precisione tutte le fasi significative della produzione, trasformazione e distribuzione del prodotto.

In questa ottica Goglio ha introdotto, da alcuni anni, il codice QR progressivo stampato con la tecnologia digitale sulle confezioni asettiche di grande formato (220 lt e oltre).


Grazie al codice QR progressivo ad ogni sacco possono essere abbinate informazioni specifiche di produzione che permettono di accedere a metadati elaborati in tempo reale e associati ad ogni singola unità. Le confezioni asettiche diventano interattive e ognuna di esse, con il proprio contenuto, assume un’identità unica e univoca. I dati associati al packaging raccontano così la storia del prodotto, il suo viaggio dalle campagne alle tavole attraverso la produzione, trasformazione e distribuzione, garantendo al tempo stesso l’autenticità e la completa tracciabilità dell’alimento, tutelando così in maniera importante sia la filiera produttiva che il cliente finale.

 

Imballaggio attivo: interazione con l’alimento

Gli imballaggi attivi interagiscono con gli alimenti, agendo direttamente sulla loro conservazione, che viene così migliorata dal punto di vista della durata (shelf-life) e della qualità.

Goglio, nell’ambito della ricerca di soluzioni al servizio del prodotto e del mercato, ha sviluppato l’imballaggio al te verde, una formula attiva di estratto di te verde, grazie al quale il laminato può vantare caratteristiche antiossidanti e antiradicali grazie alla presenza di principi attivi totalmente naturali. I benefici per i prodotti alimentari confezionati con questa soluzione sono innegabili, in termini di qualità organolettiche, odore e sapore.

In generale, si tratta di particolari involucri che svolgono un’azione costante sul loro contenuto attraverso il rilascio di sostanze protettive per il cibo, il contemporaneo assorbimento di sostanze indesiderate e l’eliminazione di eventuali gas pericolosi.

Le tipologie di imballaggi attivi con la funzione di assorbire si dividono in assorbitori di ossigeno, etilene oppure di umidità. Esistono anche packaging deputati al rilascio di sostanze antiossidanti e antimicrobiche, e quelli che favoriscono reazioni chimiche all’interno di imballaggi riscaldanti o raffreddanti, che svolgono per l’appunto il compito di riscaldare o raffreddare il contenuto in pochi istanti.


Assorbitori di ossigeno per alimenti
: un must

Tra le tecniche maggiormente diffuse dell’imballaggio attivo vi sono sicuramente gli assorbitori di ossigeno per alimenti. Tipologie di imballaggi come sacchetti, vassoi, tappi ed etichette che, poste all’interno della confezione, hanno la funzione di assorbire l’ossigeno contenuto. In questo modo viene impedita la formazione di muffe e batteri, rendendo possibile un attivo prolungamento della vita e dell’integrità dell’alimento. Gli assorbitori di ossigeno sono sempre più diffusi e adoperati in molti paesi europei da aziende impegnate nella sicurezza degli imballaggi per confezionare alimenti sensibili all’azione dell’ossigeno come frutta secca, pasta fresca, insaccati, prodotti da forno freschi e bevande.

 

Smart packaging

Quest’ultima tipologia racchiude tutti gli imballaggi dotati di microchip o altre tecnologie che permettono il controllo, anche a distanza, della temperatura dei prodotti contenuti o che ne assicurino l’autenticità. Nel settore farmaceutico, in tutti i casi in cui è molto importante preservare la catena del freddo, sono già in uso i sensori che tengono sotto controllo la temperatura.

Per quanto riguarda il settore alimentare, sono in corso le prime applicazioni sperimentali del RFID (radio frequency identification). Questo sensore è inserito nel film dell’imballaggio e serve per controllare la qualità dei prodotti venduti, distinguendo le merci più fresche da quelle che lo sono meno. Il lettore del RFID è simile alle tecnologie del codice a barre ma non è ancora possibile la lettura con lo smartphone.

 

Packaging attivo e intelligente

Quella del packaging attivo ed intelligente rappresenta una rivoluzione che non intende arrestarsi. Oltre alle tecniche che hanno il compito di allungare la “shelf-life”, esistono anche delle confezioni dotate di indicatori tempo-temperatura (TTI) che segnalano l’eventuale interruzione della catena del freddo o il superamento della temperatura di sicurezza. Vi sono poi alcuni imballaggi realizzati e stampati con inchiostri termocromatici, vale a dire etichette termosensibili che segnalano al consumatore quando la temperatura raggiunta è ottimale per il consumo. La Timestrip è invece un’apposita etichetta adesiva la quale, azionata all’apertura della confezione, segnala con precisione il tempo rimasto prima della scadenza. Tra gli indicatori di sicurezza volti a tutelare la nostra salute menzioniamo infine il Food Sentinel System ed il Toxic Guard, che hanno il compito di individuare organismi patogeni e tossine grazie alla presenza di un sottile strato trattato con anticorpi che, al contatto con sostanze nocive, acquisiscono una determinata colorazione.